Osteopatia: quali sono i principali benefici? Perchè rivolgersi ad un osteopata?

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                                 Articolo tratto dalla video intervista radio di “Roma By night LIVE SHOW”

                                             

                                                     Ospite: Claudia Dominijanni Osteopata D.O.

 

                                                     Membro del registro degli Osteopati d’ Italia.

 

Ringrazio ancora Giulio e la sua troupe radio per avermi ospitato nella loro trasmissione.

Con l’ occasione vi propongo alcuni dei passaggi che ritengo più interessanti

 

Giulio: “Spesso c’è un po’ di confusione, nel senso che le persone fanno un po’ fatica a distinguere la figura dell’ Osteopata , per esempio, dal fisioterapista. Probabilmente alcuni di noi mettono ancora tutto nell’ambito del massaggiatore”

Claudia: “ …. c’è anche chi ci chiama scherzando “gli scrocchia ossa”  perché il nome Osteopatia può effettivamente far pensare ,come luogo comune ,che l’Osteopata lavori solo a livello strutturale ( e quindi ossa, muscoli e legamenti ).In realtà si lavora anche a livello viscerale, cranio sacrale, per cui è un discorso molto più ampio.Si occupa di tutti quei casi che  non sono ancora sfociati in malattia: previene e cura il sintomo”

Giulio: “ Per cui fa un lavoro importante di prevenzione. Quindi è anche per tutte quelle persone che non hanno ancora un disturbo manifesto però cominciano ad avvertire qualcosa? l’ Osteopata può intervenire nella globalità del corpo…. ”

Claudia: “ Esatto, proprio perché l’ Osteopatia non si occupa solo di traumi (quindi incidenti) ma anche di tutti quei casi che sempre più spesso vengono catalogati ed archiviati come “ idiopatici”  , mentre invece di idiopatico spesso c’è ben poco “. “ Attraverso test specifici, attraverso tecniche manuali dolci e non invasive –  non si utilizzano farmaci né macchinari – si arriva a comprendere la causa  del motivo di consulto del paziente.  L’ obiettivo è quello di capire quale è la causa”.

Sempre più spesso , infatti, la sede del dolore ( o fastidio etc…) che riferisce il paziente non è il reale punto di partenza della disfunzione. Ragion per cui, prima di affannarsi a trattare la zona circoscritta e concentrarsi unicamente sul sintomo, occorre comprendere quale sia il distretto corporeo da cui il sintomo ha effettivamente avuto origine. Successivamente, si procederà con il trattamento più adatto al soggetto.

Se per esempio arriva un paziente con un forte dolore lombare e ci affrettiamo a dare sollievo a quella zona con trattamenti Trigger Point  piuttosto che Trust vertebrali senza aver effettuato tutti i test del caso, accadrà che il paziente dopo pochi giorni di sollievo si trovi punto e a capo, proprio perché ci siamo concentrati solo sul sintomo e non sull’ origine di quest’ ultimo. Origine che ,per esempio, in casi di lombalgia risulta essere sempre più spesso l’intestino o la radice del mesentere.

 Per cui in questi casi trattamenti unicamente strutturali non hanno presa su pazienti che invece necessitano di trattamenti viscerali. 

Sia chiaro, quando parliamo di disfunzione Osteopatica parliamo SEMPRE di una restrizione di mobilità di una zona x del nostro corpo. Mobilità che è necessario ripristinare al fine di mantenere o recuperare il nostro stato di salute.

 

Giulio : “ Questo è molto interessante,…. Perché  è chiaro che una persona “non addetta ai lavori” non penserebbe mai che per esempio un dolore al braccio possa derivare da un problema al fegato”  “L’Osteopatia sappiamo che è una disciplina molto antica che nasce negli Stati Uniti, poi si è sviluppata,…..e ancora adesso è molto sviluppata in Francia….. in Italia sempre di più anche in ambito sportivo. C’ è quel problema che riguarda il riconoscimento ?”

Claudia : “ Si, esatto. Diciamo che c’è ancora un po’ da lavorare in questo senso però siamo sicuramente  a buon punto”. 

 

 Paola Sciomachen , presidente del Registro degli Osteopati d’ Italia, recentemente ha riportato che “  Il Ddl Lorenzin, che all'art. 4 prevede il riconoscimento dell'osteopatia come professione sanitaria, è stato approvato in Senato nel maggio dello scorso anno in seguito a un lungo iter iniziato quasi tre anni fa.

Ora, dopo un lungo ciclo di audizioni della Commissione Affari Sociali della Camera, il Ddl è entrato in una fase di stallo. Nelle ultime settimane abbiamo diffuso i risultati della prima indagine demoscopica sull'osteopatia, che dimostrano la grande diffusione di questa professione nel nostro Paese, con ben 10 milioni di italiani che la scelgono. L'osteopatia rappresenta già un sistema di cura scelto dai pazienti, ed è evidente quanto sia urgente e necessario definirne ruolo e competenze e quindi un iter formativo univoco, un albo e un codice deontologico di riferimento per il suo esercizio, a tutela prima di tutto dei pazienti.

Ritengo che questa fotografia sulla diffusione dell'osteopatia in Italia abbia contribuito a riaccendere l'attenzione sul DDL e sul nostro articolo. Il governo conferma la sua posizione di favore e la commissione Affari Sociali sembra intenzionata a continuare nella stessa direzione “. 

Come cittadini è possibile tutelarsi e far sentire la propria voce  firmando la petizione #Osteopatiriconosciuti.

In questa fase di passaggio, più che mai, occorre informarsi sul professionista al quale decidiamo di affidarci e sul percorso formativo conseguito ( fondamentale che la scuola di formazione sia riconosciuta dai criteri R.O.I., Registro degli Osteopati d’ Italia ). Purtroppo quest’ ultima informazione è difficile da avere se non attraverso un passa parola. Ciò che è possibile verificare personalmente, invece, è l’ iscrizione del professionista al Registro degli Osteopati d’ Italia, attraverso il sito www.registro-osteopati-italia.com . Ne esistono anche altri, il R.O.I. rimane comunque attualmente il principale Registro che si sta battendo per il riconoscimento dell’ Osteopatia, nell’ interesse del paziente e del professionista.

 

Giulio : “ Claudia, so che conduci anche dei trattamenti per le donne in gravidanza. Giusto? “

Claudia : “ Si, sia seminari che eventi, sia individuali che esperienze di gruppo…” “ Si lavora molto sull’integrazione di un lavoro posturale, e quindi osteopatico, con un lavoro di tecniche di rilassamento. Questo proprio nell’ ottica della filosofia  Osteopatica che considera l’ individuo nella sua globalità, e quindi corpo mente e spirito “.

 

N.B.  E’ POSSIBILE  VISUALIZZARE L’INTERVISTA VIDEO INTEGRALE ACCEDENDO ALLA PAGINA FACEBOOK  “ CD CLAUDIA DOMINIJANNI OSTEOPATA D.O.”  O  CLICCANDO IL LINK YOUTUBE  SOTTOSTANTE

 

https://www.youtube.com/watch?v=n9HCJnrKGWk

 

 

Claudia Dominijanni Osteopata D.O.