Percorso neonato e bambino

IN ASSENZA DI SONTOMI

Prevede un primo incontro valutativo del neonato e 4 incontri successivi che corrispondono alle principali tappe evolutive del neonato, fino all’ingresso adolescenziale.

Il primo incontro avviene entro i primi 2 mesi di vita, il secondo dai 2 ai 6 mesi di vita, il successivo dai 6 mesi ai 9 mesi e il quarto incontro dai 9 ai 12 mesi.

PERCHE’?

Dalla nascita ai 2 mesi

Si sviluppano le abilità visive: fino ai tre mesi i bambini vedono meglio quando guardano le cose o i volti con la coda dell'occhio -visione periferica- poi, gradualmente, sviluppano la visione centrale e dai tre mesi in poi cominciano a guardarsi le mani e possono seguire con lo sguardo un oggetto in movimento circolare.

Dai due mesi ai sei mesi

La visione del bambino è simile a quella dell'adulto. Durante questo periodo il bambino comincia a integrare ciò che vede con ciò che gusta, con ciò che sente e con le sensazioni che prova. Intorno al sesto mese inizia l' importante fase dello svezzamento . Dal punto di vista motorio la conquista più grande è riuscire a stare seduti con sostegno.

Dai sei ai nove mesi

Alla fine di questo arco temporale, il bambino è in grado di stare in piedi per qualche istante da solo o con sostegno o anche di spostarsi con appoggio laterale. Per quanto riguarda la coordinazione motoria, si inizia con la capacità di eseguire semplici azioni motorie -come tenere in mano il biberon - fino a sviluppare la capacità di usare la pinza formata dal pollice e uno o due dita per prendere piccoli oggetti.

Dai nove ai dodici mesi

Dal punto di vista motorio è ormai in grado di stare seduto senza appoggio, probabilmente gattona, impara a mettersi in piedi da solo e a stare in piedi senza aiuto. Nella fase finale di questo stadio comincia a spostarsi appoggiandosi ai mobili e agli oggetti. Dagli otto ai dieci mesi mostra di comprendere le parole, rispondendo a ordini semplici come fare "ciao" con la mano o "mandare" un bacio.

 

Seguire il neonato durante le tappe tappe evolutive più importanti è fondamentale per poter cogliere precocemente l' insorgere di disfunzioni Osteopatiche. 

 

IN PRESENZA DI SINTOMI

Solitamente prevede un minimo di 4 incontri, successivi al primo trattamento propedeutico.

Come per la mamma, anche per il bambino il momento della nascita costituisce un impegno considerevole, poiché il piccolo deve spingere per avanzare lungo il canale del parto, sottoposto alle contrazioni uterine, mentre la sua testolina deve restringersi per adattarsi alle ridotte misure del bacino materno. Un vero e proprio trauma che le sue ossa, non ancora completamente ossificate, sono in grado di affrontare e di assorbire ( grazie alla loro flessibilità e duttilità), riposizionandosi spontaneamente nel giro di pochi giorni.

A volte, tuttavia, specie se la nascita è stata particolarmente difficoltosa (travaglio lungo, parto podalico, cordone ombelicale attorcigliato, etc…), il neonato può incorrere in disturbi di vario genere, come rigurgiti, colichette, problemi di sonno, irritabilità,lieve plagiocefalia, torcicollo miogeno.

Il professionista, tramite manipolazioni estremamente delicate a livello cranio-sacrale, corregge le disfunzioni, "riportando" le ossa nella corretta posizione.

Un lavoro tanto più efficace se già durante la gravidanza l’osteopata ha avuto modo di conoscere la struttura delle ossa del bacino materno, poiché saprà già quali potrebbero essere le eventuali problematiche neonatali e come lavorare in modo ottimale sul bambino appena nato.

È importante sapere che il passaggio della testa nel canale del parto determina un modellamento delle ossa craniche e uno stimolo meccanico fondamentale per un corretto sviluppo di tutto il l’organismo; se questo viene a mancare, come in caso di parto cesareo, l'intervento dell'osteopata sarà necessario per favorire una crescita più fisiologica e naturale possibile.