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La postura può essere definita come la posizione che assume, in statica o in dinamica, il corpo umano in opposizione alla forza di gravità.

È l’adattamento personalizzato di ogni individuo all'ambiente fisico, psichico ed emozionale.

E’ un insieme molto complesso di strutture e sistemi circolari che collaborano tra loro, quali : sistema nervoso centrale e periferico, piede, muscoli e articolazioni, occhio, sistema cutaneo, app. stomatognatico, orecchio interno, linee di forza etc…

 

 

IL PIEDE COME PUNTO DI PARTENZA

 

Il piede rappresenta il punto fisso al suolo su cui grava l’intero peso del corpo.

 Esso si trova alla base del sistema di controllo anti gravitario (sistema tonico posturale) che consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio.

 Il piede è sia un effettore sia un ricettore. Riceve ed esegue dei comandi tramite i muscoli, e nel contempo interagisce col resto del corpo fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei presenti sulla sua pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, fascia, tendini e articolazioni.

Gli esterocettori cutanei del piede sono ad alta sensibilità e rappresentano l’interfaccia costante tra l’ambiente e il sistema dell’equilibrio.

Quando camminiamo i nostri piedi ammortizzano e rilanciano il nostro corpo ad ogni passo, anche attraverso i movimenti di pronazione e supinazione.

Durante la fase di appoggio del piede l’arco plantare si riduce e, come una molla, ci dà la spinta per camminare in avanti.

 

Se una o più componenti ( ossa, muscoli, legamenti) del piede alterano per “x” motivi la loro biomeccanica fisiologica, l’arco plantare non ammortizzerà correttamente ed incorreremo presto in dolori alle caviglie e alla schiena, ma non solo.

Le restrizioni di mobilità a livello plantare andranno a provocare ripercussioni sulla colonna vertebrale, e sempre più spesso - come conseguenza – anche a livello viscerale, causando mal di pancia, gonfiore, sintomi da colon irritabile, ma anche carie ai denti ( date per esempio da reflusso esofageo) etc…..

Una accurata valutazione del piede può rivelarci informazioni preziose per valutare minuziosamente lo schema posturale che accompagna quotidianamente il paziente, e quindi per lavorare sui punti deboli e rafforzare le risorse del nostro corpo ed accompagnarlo verso uno stato di salute e benessere.

 

Se si guardano le suole delle proprie scarpe, infatti,  è possibile individuare alcune zone più consumate che corrispondono a  cattive abitudini posturali che, alla lunga, possono causare dolori e altre patologie.

 

PRONATORE, SUPINATORE, NEUTRO O NORMALE?

 

Neutro o normale è il termine con il quale si indica un individuo che ha un appoggio corretto del piede e che non inclina il tallone.

Il pronatore invece, detto anche “piede piatto”, scarica sulla parte interna e le suole sono consumate soprattutto in questo punto.

Il supinatore appoggia il peso del corpo sulla parte più esterna e, di conseguenza, le sue scarpe hanno suole più consumate all’esterno.

 

 

 

 

IMPRONTE 

 

 

Per scoprire il tipo  di appoggio che si ha si puo’ fare un semplice test chiamato test del bagnato:

 

Se hai dubbi sulla qualità del tuo appoggio, prendi un vecchio giornale di un quotidiano e metti entrambi i piedi sopra. Osserva le impronte che hai lasciato con entrambi i piedi e ripeti il test per tre volte in modo da verificare che il risultato sia sempre uguale.

 

Paragona il tutto alle immagine qui sotto.

Se le impronte che hai lasciato sono uguali all’ appoggio neutro vuol dire che il tuo equilibrio è preservato e puoi valutare con tutta calma se iniziare o meno un percorso di prevenzione con il tuo Osteopata. Attualmente i tuoi piedi stanno bene!!

Se l’impronta è simile al secondo caso o al terzo puoi iniziare a pensare quanto meno di fissare una consulenza per capirne di più.

Nel frattempo evita scarpe piatte come le converse o inserisci delle solette ammortizzanti nelle scarpe.

Impara a conoscere il tuo corpo e affidati al tuo medico di base e al tuo Osteopata di fiducia per farti aiutare.

 

 

 

 

CONCETTO DI GLOBALITA’

 

 

Se dovessimo chiedere a 100 persone che si occupano di postura di definire la posturologia, molto probabilmente otterremmo numerose definizioni diverse tra loro.

Ci sono infatti molte figure professionali che si occupano di postura: l' Osteopata,il podologo, il dentista, il chinesiologo, il fisiatra, l'ortottista e molte altre ancora, ognuna con un taglio proprio ed affine alla sua specializzazione.

Da ciò si deduce che la posturologia non può esistere se non all'interno di una concezione globale del corpo e della "malattia" ed è per questo che viene definita una scienza transdisciplinare

 

 

 

 

PREVENZIONE

 

Per evitare di danneggiare la salute è fondamentale scegliere calzature di qualità e, se si pratica sport, modelli ad hoc in grado di ammortizzare correttamente il peso. E’ opportuno indossare calzature comode e non eccessivamente strette, in modo che le dita siano completamente distese e ben appoggiate sulla pianta.

 

Un esercizio facile per tonificare la muscolatura e rilassare il piede è camminare scalzi sia sul pavimento di casa che al mare o in campagna.

In alcuni casi è indicato effettuare esercizi con la pallina e con attrezzi che verranno valutati in sede di trattamento in base alla storia clinica del paziente e alla sua postura.

 

 

RICORDA SEMPRE CHE…

 

Oltre a tutto quello che abbiamo detto fin’ ora… la postura è il modo che abbiamo di «stare al mondo» !!

Non mi stancherò mai di ripetere che occuparsi veramente di sè stessi è prendersi cura del proprio corpo, della propria psiche e del proprio spirito.

 

Se non sai da quale di queste 3 componenti iniziare non importa, l’ essenziale – per rimanere in tema- è fare il primo passo, al quale seguirà sicuramente un secondo ed inevitabilmente un terzo e poi a seguire.

 

 

Claudia Dominijanni

OSTEOPATA D.O. 

Pubblicato in News Osteopatia Roma