Claudia Dominijanni Osteopata D.O

Claudia Dominijanni Osteopata D.O

Mi chiamo Claudia Dominijanni,

sono Osteopata D.O. e ho conseguito il mio diploma di laurea presso la scuola Francese C.E.R.D.O. di Roma.

 

Sono iscritta al Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.) con numero 2271

 

Amo il mio lavoro perché mi regala ogni giorno una grande opportunità di scambio reciproco con i miei pazienti.

 

Avere a che fare con persone di età diversa e con i più disparati motivi di consulto rappresenta un grosso stimolo per la mia crescita umana e professionale.

 

Credo fermamente che il percorso di guarigione dipenda molto dal “permesso “che ognuno di noi sa concedersi, facilitando e potenziando in modo personalizzato il trattamento Osteopatico. E infatti prendersi veramente cura di se stessi -in linea con il pensiero del fondatore dell’Osteopatia Still- è occuparsi allo stesso tempo di corpo, psiche e anima (Quale che sia l’idea personale di quest’ultima).

 

A tale proposito mi piace riportare una frase che a mio avviso sintetizza in pieno quanto sopra espresso :

”Dico sempre che”in-curabile”significa curabile dall’interno” (Dr.John DeMartini).

 

Reputo fondamentale e stimolante un atteggiamento attivo dei miei pazienti rispetto ai propri motivi di consulto ed il continuo e reciproco scambio di informazioni rende il mio lavoro ancora più piacevole .

 

Attualmente lavoro a Roma (sede fissa) e su richiesta esercito a Pescara e Catanzaro.

 

La postura può essere definita come la posizione che assume, in statica o in dinamica, il corpo umano in opposizione alla forza di gravità.

È l’adattamento personalizzato di ogni individuo all'ambiente fisico, psichico ed emozionale.

E’ un insieme molto complesso di strutture e sistemi circolari che collaborano tra loro, quali : sistema nervoso centrale e periferico, piede, muscoli e articolazioni, occhio, sistema cutaneo, app. stomatognatico, orecchio interno, linee di forza etc…

 

 

IL PIEDE COME PUNTO DI PARTENZA

 

Il piede rappresenta il punto fisso al suolo su cui grava l’intero peso del corpo.

 Esso si trova alla base del sistema di controllo anti gravitario (sistema tonico posturale) che consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio.

 Il piede è sia un effettore sia un ricettore. Riceve ed esegue dei comandi tramite i muscoli, e nel contempo interagisce col resto del corpo fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei presenti sulla sua pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, fascia, tendini e articolazioni.

Gli esterocettori cutanei del piede sono ad alta sensibilità e rappresentano l’interfaccia costante tra l’ambiente e il sistema dell’equilibrio.

Quando camminiamo i nostri piedi ammortizzano e rilanciano il nostro corpo ad ogni passo, anche attraverso i movimenti di pronazione e supinazione.

Durante la fase di appoggio del piede l’arco plantare si riduce e, come una molla, ci dà la spinta per camminare in avanti.

 

Se una o più componenti ( ossa, muscoli, legamenti) del piede alterano per “x” motivi la loro biomeccanica fisiologica, l’arco plantare non ammortizzerà correttamente ed incorreremo presto in dolori alle caviglie e alla schiena, ma non solo.

Le restrizioni di mobilità a livello plantare andranno a provocare ripercussioni sulla colonna vertebrale, e sempre più spesso - come conseguenza – anche a livello viscerale, causando mal di pancia, gonfiore, sintomi da colon irritabile, ma anche carie ai denti ( date per esempio da reflusso esofageo) etc…..

Una accurata valutazione del piede può rivelarci informazioni preziose per valutare minuziosamente lo schema posturale che accompagna quotidianamente il paziente, e quindi per lavorare sui punti deboli e rafforzare le risorse del nostro corpo ed accompagnarlo verso uno stato di salute e benessere.

 

Se si guardano le suole delle proprie scarpe, infatti,  è possibile individuare alcune zone più consumate che corrispondono a  cattive abitudini posturali che, alla lunga, possono causare dolori e altre patologie.

 

PRONATORE, SUPINATORE, NEUTRO O NORMALE?

 

Neutro o normale è il termine con il quale si indica un individuo che ha un appoggio corretto del piede e che non inclina il tallone.

Il pronatore invece, detto anche “piede piatto”, scarica sulla parte interna e le suole sono consumate soprattutto in questo punto.

Il supinatore appoggia il peso del corpo sulla parte più esterna e, di conseguenza, le sue scarpe hanno suole più consumate all’esterno.

 

 

 

 

IMPRONTE 

 

 

Per scoprire il tipo  di appoggio che si ha si puo’ fare un semplice test chiamato test del bagnato:

 

Se hai dubbi sulla qualità del tuo appoggio, prendi un vecchio giornale di un quotidiano e metti entrambi i piedi sopra. Osserva le impronte che hai lasciato con entrambi i piedi e ripeti il test per tre volte in modo da verificare che il risultato sia sempre uguale.

 

Paragona il tutto alle immagine qui sotto.

Se le impronte che hai lasciato sono uguali all’ appoggio neutro vuol dire che il tuo equilibrio è preservato e puoi valutare con tutta calma se iniziare o meno un percorso di prevenzione con il tuo Osteopata. Attualmente i tuoi piedi stanno bene!!

Se l’impronta è simile al secondo caso o al terzo puoi iniziare a pensare quanto meno di fissare una consulenza per capirne di più.

Nel frattempo evita scarpe piatte come le converse o inserisci delle solette ammortizzanti nelle scarpe.

Impara a conoscere il tuo corpo e affidati al tuo medico di base e al tuo Osteopata di fiducia per farti aiutare.

 

 

 

 

CONCETTO DI GLOBALITA’

 

 

Se dovessimo chiedere a 100 persone che si occupano di postura di definire la posturologia, molto probabilmente otterremmo numerose definizioni diverse tra loro.

Ci sono infatti molte figure professionali che si occupano di postura: l' Osteopata,il podologo, il dentista, il chinesiologo, il fisiatra, l'ortottista e molte altre ancora, ognuna con un taglio proprio ed affine alla sua specializzazione.

Da ciò si deduce che la posturologia non può esistere se non all'interno di una concezione globale del corpo e della "malattia" ed è per questo che viene definita una scienza transdisciplinare

 

 

 

 

PREVENZIONE

 

Per evitare di danneggiare la salute è fondamentale scegliere calzature di qualità e, se si pratica sport, modelli ad hoc in grado di ammortizzare correttamente il peso. E’ opportuno indossare calzature comode e non eccessivamente strette, in modo che le dita siano completamente distese e ben appoggiate sulla pianta.

 

Un esercizio facile per tonificare la muscolatura e rilassare il piede è camminare scalzi sia sul pavimento di casa che al mare o in campagna.

In alcuni casi è indicato effettuare esercizi con la pallina e con attrezzi che verranno valutati in sede di trattamento in base alla storia clinica del paziente e alla sua postura.

 

 

RICORDA SEMPRE CHE…

 

Oltre a tutto quello che abbiamo detto fin’ ora… la postura è il modo che abbiamo di «stare al mondo» !!

Non mi stancherò mai di ripetere che occuparsi veramente di sè stessi è prendersi cura del proprio corpo, della propria psiche e del proprio spirito.

 

Se non sai da quale di queste 3 componenti iniziare non importa, l’ essenziale – per rimanere in tema- è fare il primo passo, al quale seguirà sicuramente un secondo ed inevitabilmente un terzo e poi a seguire.

 

 

Claudia Dominijanni

OSTEOPATA D.O. 

Hai dubbi o curiosità sull' Osteopatia? 

Spazio aperto di consulenza sul sintomo

Sei stato indirizzato da un Osteopata ma non sai bene in cosa consiste un trattamento?

Hai sintomi che cercano in tutti i modi di " farsi vedere " e hai deciso di ascoltare le parole del tuo corpo?

4 ore aperte A TUTTI!


SI SUGGERISCE DI PRENOTARE TELEFONICAMENTE, PER EVITARE SOVRAPPOSIZIONE E ATTESE

Per info e prenotazioni 
chiamare 334 7195889

Claudia Dominijanni, Osteopata a Roma

 

Grazie a questa iniziativa sarà possibile effettuare una consulenza osteopatica gratuita.

Dopo un'accurata anamnesi verranno effettuati anche alcuni test per la valutazione della trattabilità del paziente.

 

 

Quando bisognerebbe rivolgersi ad un osteopata?

 

Per fare una visita di prevenzione: è consigliabile a tutti (anche in assenza di dolore) per mantenere una buona qualità di vita ed evitare problematiche disfunzionali che a lungo andare possono sfociare in dolore e patologie.

Per sintomi archiviati come idiopatici.

Quando si presentano dolori muscolo-scheletrici: per recuperare movimento e ripristinare l'equilibrio del proprio sistema.

Durante una cura dentistica: poichè il trattamento manipolativo osteopatico metterà la persona nella migliore condizione possibile per adattare la correzione ortodontica.

Se si pratica attività sportiva: utile soprattutto per evitare infortuni e lesioni muscolari e articolari, aumentare le prestazioni fisiche-sportive, risolvere dolori muscolo scheletrici o tendinei.

Quando si presentano frequenti mal di testa, dolore cervicale o problemi di mantenimento dell’equilibrio dovuti ad una postura scorretta.

Grazie a una consulenza osteopatica potrai ricevere informazioni dettagliate sulla funzionalità del tuo “sistema corpo”

 

Per prenotare la tua visita o semplicemente per avere informazioni, puoi chiamare il numero 334 71 95 889 o usare il modulo contattaci

Domenica, 05 Febbraio 2017 17:07

Osteopatia e gravidanza

 

 

OSTEOPATIA E GRAVIDANZA

Preparazione al parto, sostegno durante la gestazione, riequilibrio post parto

 

 

Lo scopo del trattamento Osteopatico è quello di donare alla mamma  benessere ed  equilibrio che le permetteranno di vivere una gravidanza serena, accompagnandola dal pre al post parto.

Durante i mesi che vanno dal concepimento al parto ,infatti, i trattamenti effettuati sono mirati a preparare le strutture deputate all’ espulsione del feto, con l’obiettivo di diminuire il più possibile il dolore durante il lieto evento e di consentire un passaggio meno traumatico al nascituro.

Per far si che ciò accada occorre che tutte le articolazioni  ed i legamenti del bacino siano mobili, libere, senza alcuna restrizioni di movimento.

Altro punto su cui l’osteopata lavora con particolare attenzione è il diaframma, che col trascorrere dei mesi viene compresso dalla crescita del pancione. Le manipolazioni permettono di restituire una migliore funzionalità respiratoria, fondamentale durante il parto per aiutare la mamma a liberare le tensioni fisiche ed emotive, assecondare al meglio le contrazioni, alleviare il dolore, ossigenare tutto l’organismo, che quindi lavorerà in modo più efficace.

La gravidanza è una fase di grande cambiamento posturale e per alcune donne significa anche dover fronteggiare alcuni malesseri legati alla progressiva crescita del bambino nel grembo materno che, di settimana in settimana, provoca lo spostamento del centro di gravità e continue modifiche sia strutturali che viscerali.

Dal quarto mese la postura inizia a modificarsi in modo più sensibile ed ecco che possono comparire lombalgia e dorsalgie.

Con l’arrivo dei mesi seguenti compaiono anche una serie disturbi a carico dei visceri e ne sono spesso bersaglio l’apparato urinario, quello gastrico con acidità e dolori di stomaco. Questi sintomi si presentano proporzionalmente all’aumento di volume dell’utero, in particolar modo quando la mobilità dei citati organi è ridotta, e proprio su questo andrà ad agire l’osteopata.

Il trattamento osteopatico in questi casi mirerà a facilitare e migliorare il sistema respiratorio diaframmatico permettendo una più corretta circolazione dei liquidi corporei.

Nella fase finale della gravidanza occorre preparare il corpo della donna al parto.

L’ osteopata dovrà migliorare la mobilita di tutte le strutture coinvolte in questa fase. L’attenzione sarà concentrata alle anche, al bacino e all’osso sacro in modo che siano sufficientemente mobili. Si cercherà inoltre di mantenere tutte le strutture muscolari che riguardano il pavimento pelvico sufficientemente elastiche per facilitare la fase espulsiva.

 

L'Osteopatia allevia sofferenze e dolori causati dai cambiamenti di peso e postura sia durante che dopo la gravidanza, avvalendosi di tecniche manuali, ed ovvia all'utilizzo di analgesici e antiinfiammatori durante questo periodo delicato per la donna e per il nascituro.

 

 

 

 

 

Quando effettuare il primo trattamento osteopatico?

 

Il primo incontro avviene dopo il terzo mese di gravidanza.

L’osteopatia utilizza tecniche manuali dolci e non invasive, per questo si può utilizzare senza problemi durante tutto il periodo di dolce attesa, ciò nonostante personalmente preferisco “lasciare tranquilla” la futura mamma per i primi tre mesi.  

Durante il primo trimestre si consiglia un primo incontro conoscitivo che ha l'obiettivo di:  illustrare alla futura mamma il percorso Osteopatico che sceglierà di intraprendere, informare e sciogliere i dubbi, fornire i primi strumenti utili per padroneggiare i primi cambiamenti posturali.

Durante il primo incontro si valuta la presenza di eventuali squilibri e si effettua il primo trattamento.

Il secondo avviene a distanza di circa 10-15 giorni, per poi valutare a che distanza fissare le sedute successive, in base alla risposta individuale.

L’iter classico che consiglio, per effettuare un lavoro completo, è caratterizzato da 5 incontri “base” ravvicinati, e da successivi “richiami” che saranno distribuiti a distanza di un mese l’uno dall’altro.

Per esempio, se i primi 5 trattamenti avvengono (situazione ideale) tra il quarto ed il quinto mese , i seguenti incontri saranno: uno durante il sesto mese, uno durante il settimo, uno durante l’ottavo, uno durante il nono.

Chiaramente bisogna considerare che ogni donna è diversa dall'altra , e di conseguenza anche gli adattamenti che la futura mamma avverte durante il periodo della gestazione, ragion per cui non  esiste un vero e proprio schema di sedute e trattamenti.

Il percorso perciò sarà personalizzato in base alle esigenze del paziente.

 

 

 

 

 

 

L’Osteopatia dopo il parto

 

L’osteopatia risulta utile nei mesi successivi alla nascita sia alla puerpera che al bambino, riarmonizzando la struttura ossea della pelvi dopo il passaggio fetale, migliorando notevolmente i disagi vascolari e muscolo tendinei occorsi durante le dilatazioni e le spinte del parto.

La donna utilizza il suo corpo superando i limiti strutturali ai quali era stato abituato fino alla data del concepimento. Con il parto effettua quello che uno sportivo di alto livello compie durante una prestazione agonistica al limite delle possibilità strutturali.

Ne consegue una fase di recupero estremamente importante e degna di attenzione, onde evitare l’insorgere di patologie funzionali post-parto quali: lombo-sciatalgie, cruralgie, ptosi viscerale, incontinenze, algie pelviche e vertebrali, edemi degli arti inferiori, prolasso dell’utero, cicatrici post cesareo.

 

 

 

L'Osteopatia è utile anche per il neonato

 

Come per la mamma, anche per il bambino il momento della nascita costituisce un impegno considerevole, poiché il piccolo deve spingere per avanzare lungo il canale del parto, sottoposto alle contrazioni uterine, mentre la sua testolina deve restringersi per adattarsi alle ridotte misure del bacino materno. Un vero e proprio trauma che le sue ossa, non ancora completamente ossificate, sono in grado di affrontare e di assorbire ( grazie alla loro flessibilità e duttilità), riposizionandosi spontaneamente nel giro di pochi giorni.

A volte, tuttavia, specie se la nascita è stata particolarmente difficoltosa (travaglio lungo, parto podalico, cordone ombelicale attorcigliato, etc…), il neonato può incorrere in disturbi di vario genere, come rigurgiti, colichette, problemi di sonno, irritabilità.

Il professionista, tramite manipolazioni estremamente delicate a livello cranio-sacrale, corregge le disfunzioni, riportando le ossa nella corretta posizione.

Un lavoro ancora più efficace se già durante la gravidanza l’osteopata ha avuto modo di conoscere la struttura delle ossa del bacino materno, poiché saprà già quali possono essere le eventuali problematiche neonatali e come lavorare in modo ottimale sul bambino appena nato.

È importante sapere che il passaggio della testa nel canale del parto determina un modellamento delle ossa craniche e uno stimolo meccanico fondamentale per un corretto sviluppo di tutto il corpo; se questo viene a mancare, come in caso di parto cesareo, l'intervento dell'osteopata sarà necessario per favorire una crescita più fisiologica e naturale possibile.

 

 

Osteopatia e massaggio neonatale

 

Il massaggio neonatale è un vero e proprio messaggio d’amore che ha l’obiettivo di riprodurre le sensazioni rassicuranti che il piccolo provava quando era nell’utero materno, e di rafforzare il contatto fisico tra mamma e figlio.

Questo massaggio produce molti benefici al bebè, alcuni dei quali hanno degli effetti immediati.

 Il piccolo, infatti, sarà sicuramente più sereno e tranquillo , avrà meno difficoltà ad addormentarsi e con ogni probabilità dormirà più a lungo.

Il massaggio neonatale può servire inoltre per ristabilire l’equilibrio emozionale con la mamma, per  aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e linfatica,   l' insonnia, l'irritabilità, e per favorire l’idratazione cutanea.

 

 

 

 

 

 

Corpo, mente, anima

 

Come metodologia olistica l'osteopatia considera l'individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell'intera struttura.

Siamo corpo, mente e anima (quale che sia il significato che vogliamo attribuire a quest’ultima).

Agendo su una di queste tre componenti, dunque, si avrà inevitabilmente una risposta anche sulle altre.

Durante la mia esperienza lavorativa ho avuto modo di abbracciare in pieno questa visione.

E’ per questo motivo che sempre più spesso organizzo seminari ed eventi che mirano a fondere il lavoro posturale con quello esperenziale fisio- corporeo.

Il movimento (mirato e modulato in base all’ obiettivo da raggiungere) è “il segreto” per eccellenza da sfruttare per il nostro benessere psicofisico, più che mai durante il periodo della gravidanza.

 

 

CLAUDIA DOMINIJANNI, Osteopata D.O. Roma

 

 

Percorso Mamma: Perchè scegliere l'osteopatia?

 

Percorso mamma GRAVIDANZA CON L' OSTEOPATA: Quando iniziare?

 

 

 

 

 

                                                                   Lombalgia Cronica: ecco la causa

 

Nei paesi industrializzati il mal di schiena lombare cronico  è una patologia molto frequente nella popolazione ed il suo trattamento comporta enormi costi per la società. Insieme alle malattie da raffreddore, il mal di schiena è la ragione più comune di visita al medico di base.

I dolori lombari inoltre costituiscono una delle principali cause di assenza dal lavoro e di richieste di visite specialistiche, indagini diagnostiche interventi vari, con conseguenti costi sanitari altissimi. Negli Stati Uniti sono state stimate cifre che si aggirano intorno ai  50 milioni di dollari l’anno .

Studi scientifici hanno riconosciuto la validità della valutazione e del  trattamento osteopatico anche in presenza di dolore lombare cronico che, soprattutto  se effettuato entro il primo mese dall’insorgenza del sintomo, restituisce al paziente il proprio equilibrio muscolo scheletrico, evitando interventi ed esami inutili oltre che onerosi .

Non sono esenti da questa patologia neanche gli atleti, sebbene diverse siano le cause e conseguentemente i trattamenti rispetto alla popolazione normale.

 

 

Allora cosa possiamo fare?

L’iter da seguire è piuttosto soggettivo e necessita di una attenta anamnesi che consentirà al professionista di indirizzare correttamente il paziente verso la strada più vantaggiosa possibile.

Durante la prima visita verrà valutata la necessità o meno di effettuare indagini strumentali e saranno eseguiti tutti i test necessari ad inquadrare il motivo di consulto del paziente.

Sempre più spesso, per quanto riguarda la lombalgia cronica, la causa della sintomatologia è data dalla tensione della radice del mesentere.

Trattare questa struttura consente all’organismo di riappropriarsi del proprio equilibrio e far letteralmente scomparire il dolore.

 

 

Ma che cosa è la radice del mesentere?

È una lamina sierosa che si presenta come un ampio ventaglio ripiegato che s’inserisce sull’ intestino tenue e si estende dall’ angolo duodeno digiunale alla valvola ileo ciecale. Costituisce la parte fissa solidamente attaccata alla parete addominale posteriore, soprattutto nella sua parte media. Possiamo immaginarla come una linea obliqua orientata in basso e a destra. Topograficamente la radice si proietta sulla trasversa sx di L2, passando davanti al corpo di L 3 per arrivare alla trasversa dx di L5 e spesso sacro iliaca di dx. Tali riferimenti vertebrali sono ovviamente proiezioni date dal sito del viscere e dall’ interposizione di ltre strutture presenti in loco che “collegano” la radice alla colonna vertebrale. E’ il loro rapporto di intermediazione con la radice del mesentere che provoca ripercussioni a livello lombare. Poggiandosi sulla quarta porzione duodenale essa passa sopra l’aorta addominale, la vena cava, i vasi linfatici primitivi. Al suo interno è attraversato da arterie e vene mesenteriche, para e ortosimpatico intestinale e pacchetto linfonodale che è deputato         all’ assorbimento intestinale. La radice avrà inoltre dei rapporti con la parte alta della catena lombare sinistra e con quella bassa di quella destra.

In caso di tensione questa radice farà ruotare il tratto lombare e fissare l’articolazione sacro-iliaca destra. E’ una dimostrazione di routine nelle classi di Manipolazione Viscerale Osteopatica  liberare la radice del mesentere dopo aver sistemato il tratto lombare,  la posizione del sacro e la loro mobilità.                      

                               

 

 

 

 Come è possibile che agendo a livello viscerale ci sia una risposta a livello strutturale lombare?

La disfunzione osteopatica è una restrizione di mobilità, cioè una riduzione della mobilità di un elemento corporeo; essa  può dipendere da fattori di diversa natura: fattori traumatici, tossinici, viscerali, posturali, psico emotivi, alimentari.

Una restrizione di mobilità in una parte costringe il resto dell’organismo ad adattarvisi intorno, creando così compensi in altri distretti del corpo che spesso si traducono in sintomatologie più o meno gravi. La disfunzione viscerale non è altro che una perdita di mobilità che si viene a formare in un distretto specifico del viscere a causa di un cattivo scivolamento dell’organo con le strutture che lo circondano.

Questa situazione può verificarsi per  fattori intrinsechi nell’organo, interventi chirurgici, traumi diretti. Anche microtraumi perpetuati nel tempo però sono in grado di provocare disfunzioni osteopatiche viscerali.

Le Viscere hanno superfici scivolose e sono in comunicazione con la colonna vertebrale per interposizione di altre strutture. Ad ogni movimento del rachide corrisponde un riflesso sugli organi corrispondenti, provocando il movimento di questi ultimi. Tensioni a questo livello possono alterare o restringere questi movimenti e stressare gli organi e la loro funzionalità.

In altri termini l’organo in questione resterà fissato ad altre strutture e non potrà più muoversi liberamente. Ciò produrrà disturbi alla vascolarizzazione aumentando così il malfunzionamento dell’organo stesso.Considerato il fatto che i visceri siancorano alla parete addominale posteriore e sono quindi topograficamente in corrispondenza della colonna vertebrale, la loro immobilità porterà squilibri al rachide e per via riflessa ad altre zone del corpo non direttamente  connesse con esso.

Appare perciò chiara la dinamica che fa sì che una disfunzione osteopatica della radice del mesentere possa arrecare ripercussioni sul rachide lombare, scatenando così dolore cronico.

 

 

 

Claudia Dominijanni

Osteopata D.O.

 

                      DERMATITE ATOPICA

 

                                            QUANDO CORPO E ANIMA CHIEDONO AIUTO

 

La dermatite atopica rappresenta una malattia cutanea pruriginosa, cronica ed infiammatoria, il cui esordio coincide spesso con l'età pediatrica.

 

Si distingue dalle altre forme di dermatite perché le manifestazioni cutanee ad essa correlate non coincidono con le aree in cui una data sostanza è posta a contatto con la pelle.

 

Spesso la dermatite atopica non si manifesta solo a livello cutaneo, ma progredisce intaccando anche le mucose.

 

Inoltre, nella maggior parte dei soggetti affetti sono ricorrenti episodi di asma, rinite e rino-congiuntivite allergica, in concomitanza con eruzioni cutanee e prurito.

 

La dermatite atopica compare prevalentemente sul viso e nelle zone di flessione degli arti, come ad esempio ginocchia e gomiti.

 

 Si manifesta in forma di attacchi scatenati da determinati stimoli che non vengono bene elaborati, per esempio:

 

  • Influssi ambientali: inquinamento atmosferico, temperature estreme, passaggio  repentino da temperature calde a quelle fredde o viceversa

  • Situazioni a ricorrenza stagionale: intenso sole dell’estate, aria secca del riscaldamento domestico

  • Allergie alimentari

  • Ambiente familiare inquieto

 

 

 

 

 

LE 3 FASI DELLA DERMATITE ATOPICA

 

La dermatite atopica esordisce a volte all’improvviso, spesso in occasione di situazioni emotivamente impegnative .

 

Può essere scatenato da stress ed inquietudine ma anche da gioia intensa.

 

Essa decorre solitamente in tre fasi:

 

 

 

  • Fase quiescente

    La pelle si presenta tendente alla secchezza ed il prurito è scarso

     

  • Fase irritativa

    La pelle si presenta da secca a molto secca con arrossamenti, screpolature ed il prurito si accentua

     

  • Fase acuta

    La pelle è molto irritata e presenta il più delle volte eczemi associati a fastidiosi pruriti.

     

     

     

     

    IL TRATTAMENTO

     

    Le terapie volte alla risoluzione o al miglioramento della dermatite atopica devono essere scelte in base alla gravità della condizione, all'età del paziente e al suo stato psicologico, alla presenza concomitante di altre patologie e alle esigenze del soggetto. I rimedi possibili in fase acuta possono essere riassunti in :

     

  • applicazione di formulazioni farmaceutiche : ( creme, pomate, lozioni o schiuma ) a base di corticosteroidi

  • Antistaminici, antivirali e antibiotici

  • Sostanze antisettiche

  • Fototerapia UVA; UVB

     

    Nei casi più lievi è possibile applicare sostanze emollienti sulla cute lesa. Da preferire sono le creme a base di acidi grassi essenziali, che concorrono al mantenimento fisiologico del film idrolipidico. Esistono rimedi erboristici ad uso topico altrettanto validi.

     

     

 

 

  • TRATTAMENTI RISOLUTIVI?

     

    Le terapie sopra descritte sono volte non tanto ad eliminare il problema alla radice, ma a controllare i sintomi ed allontanare gli elementi che scatenano il disturbo.

    Il più delle volte ci si trova così a collezionare consulenze mediche che spesso -oltre a prosciugare il portafoglio del povero sventuarato- confondono ancor dippiù le idee al paziente ,che si ritrova da solo con troppe informazioni da elaborare e scelte da prendere:

    “Assumo quel farmaco o passo in erboristeria?”

    “avrà ragione il dermatologo, è stress”

    “l’altro medico mi ha detto che assumere quel farmaco peggiora la situazione perché abbassa le difese immunitarie”

    “Ho già assunto quel farmaco, senza alcun esito. A questo punto provo con qualcosa di naturale”

    “Se dico al Dottore che non ho seguito le sue prescrizioni come farò a tornare da lui e farmi seguire ancora”

    “Da quale medico devo andare prima?”

    Questi sono solo alcuni dei pensieri che, spesso erroneamente, portano il paziente a improvvisarsi medico di se stesso ed effettuare “scelte self service”, rischiando.

    Ciò provoca  un ulteriore forte stress che tende ad aumentare e mantenere la dermatite atopica ,che si adagia comodamente.

    Mi preme sottolineare che, personalmente, reputo  fondamentale e stimolante un atteggiamento attivo dei miei pazienti rispetto ai propri motivi di consulto. E’ essenziale e giusto che possano scegliere quale strada intraprendere, poiché nessuno può conoscerci meglio di noi stessi. Prima di decidere il proprio percorso, tuttavia, credo sia essenziale illustrare l’iter da seguire, da tenere in considerazione.

     

     

     

    ALLORA COSA FARE?

     

     

     

     

     

    I passi da seguire sono i seguenti:

     

     

     

     

     

     

  • Medico di base

    è il primo in assoluto a conoscere la vostra intera storia clinica, sarà lui a inviarvi dal professionista più adatto. Nel caso specifico della dermatite atopica sarà appunto il dermatologo.

     

 

  • Visita dermatologica

     

    è il professionista deputato ad effettuare diagnosi di dermatite atopica con relativi trattamenti da seguire.

     

     

 

  • Trattamenti Osteopatici

    Agendo sul sistema linfatico, l’osteopatia rappresenta  un’eccezionale tecnica preventiva per questa malattia. Talvolta risolutiva, è vincente nel mantenere in equilibrio l’organismo. Consente di drenare i liquidi stagnanti, disintossicare, rigenerare tessuti, filtrare le tossine e le sostanze estranee, e mantenere un sistema immunitario sano. Inoltre  promuove uno stato di rilassamento e  di equilibrio all’interno del sistema nervoso autonomo, essenziale per far retrocedere la dermatite atopica.

     

     

 

  • Psicoterapia

    Mirata alla risoluzione del problema, la dove dipenda da fattori di stress relativi-per esempio- ad una incapacità nel gestire relazioni familiari, affettive, eccetera.

    Particolarmente indicata per i bambini affetti da dermatite atopica, e per i loro genitori (qualora sussistesse un ambiente familiare inquieto).

     

 

  • Percorsi di guarigione

     

    Volti alla conoscenza del proprio sé, a scoprire le proprie risorse e ad utilizzarle nel quotidiano. Diminuiscono lo stress.

    (esempi: percorsi sonori con campane Tibetane, costellazioni familiari, corsi di respirzione,etc…).

 

 

 

 

 

IL PUNTO DI VISTA OSTEOPATICO

 

 

 

Si basa su una visione olistica che, oltre all’aspetto biomeccanico, considera i disturbi come prodotto dei nostri modelli di pensiero. Così, appena un modo di pensare negativo diventa abitudine finisce per essere espresso in comportamenti e posture, modi di essere e malesseri.

 

Questo non significa non dover agire a livello fisico, con l’aiuto di opportune terapie, piuttosto di essere consapevoli che esiste anche un altro risvolto di una malattia, più intimo e che coinvolge conflitti interiori.

 

Nel caso della dermatite atopica, appunto, si tratta di una vera e propria richiesta d’aiuto dell’anima che è in trepida attesa di essere vista, riconosciuta ed amata. In quest’ottica la parola “magica” risulta essere INTEGRAZIONE.

 

Associare cure mediche a trattamenti Osteopatici, infatti, consente di intraprendere la strada verso la risoluzione della dermatite atopica e non solo, spesso apre a nuove visioni che -se colte- possono risultare vincenti.

 

Del resto è proprio questa la filosofia che sta alla base dei principi Osteopatici : Unità del tutto, psiche,anima,corpo. 

 

 

 

Claudia Dominijanni

 

Osteopata D.O. Roma

 

Apre a Roma il nuovo centro polispecialistico "Al Centro".

Fissa la tua consulenza Osteopatica gratuita e vieni a conoscerci,ti aspettiamo.

Occasione valida nei mesi di Aprile e Maggio.

Si riceve il Lunedì su appuntamento (ore 17.00- 18.00)

 

 

 

 

Per trattamento osteopatico si riceve su appuntamento (ore 10.30-13.00/15.00-19.00)

 

Martedì, 10 Febbraio 2015 22:17

TAPING ELASTICO

Taping Elastico è un prodotto originale e certificato, utilizzato per bendaggi a effetto biomeccanico.

NON contiene farmaci o ingredienti chimici, è traspirante, resistente all'acqua e utilizzabile più giorni consecutivamente. Questa tecnica ha rivoluzionato il mondo dello sport, della medicina e del benessere, facendosi apprezzare dai professionisti delle terapie manuali e della performance atletica.

L'efficacia di questa tecnica è dovuta alla precisione dell'applicazione, alla qualità del tape e alle sue caratteristiche. 

Taping Elastico è un nastro adesivo al 40% di elasticità.

Composto da cotone ipoallergenico che garantisce traspirazione e permeabilità della pelle senza lasciare residui.

Applicato sulle articolazioni ne permette il movimento svolgendo un'azione biomeccanica.

Applicati sulla muscolatura offre la possibilità di migliorare il recupero e la performance atletica.

La sua particolare colla viene spalmata con una precisa modalità e viene attivata dal calore corporeo mantenendo il nastro nella posizione corretta costantemente.

Taping Elastico è uno strumento privo di effetti collaterali ad alto potenziale di efficacia, utile a migliorare il recupero e la performance atletica.

 

 

EFFETTI DEL TAPING ELASTICO

  • Allevia il dolore
  • Sostiene i muscoli in movimento
  • Rimuove la congestione dei fluidi linfatici
  • Corregge gli allineamenti articolari
  • Migliora la postura
  • Ottimizza le prestazioni atletiche migliorando la performance
  • Sostiene muscolatura e articolazioni durante la fase rieducativa

Taping Elastico rappresenta una nuova generazione di supporto che permette l'utilizzo di sofisticate metodiche nella pratica rieducativa, di miglioramento della performance e di riequilibrio posturale. La corretta applicazione del nastro neuro-muscolare stimola naturalmente i recettori cutanei, attivando sistemi corrispondenti.

In ambito rieducativo, Taping Elastico stimola i processi di guarigione corporei agendo sui recettori cutanei e attivando il sistema analgesico endogeno.La riduzione dell'edema conferisce una piacevole sensazione e permette il ritorno al movimento del muscolo interessato.

In ambito sportivo, svolge una molteplice funzione: prima del gesto atletico riscalda i muscoli aumentando la microcircolazione; durante il gesto atletico migliora la prestazione; dopo lo sforzo drena l'acido lattico.

In posturologia, attraverso una costante sollecitazione propriocettiva, il Tape consente di mantenere la stimolazione attiva per mezzo delle tecniche di rieducazione posturale.

 

PRINCIPALI FORME DI APPLICAZIONE

A seconda della zona da trattare,Tape Elastico viene tagliato in diverse forme e lunghezze, presentando i seguenti modelli :

  • Modello I
  • Modello X
  • Modello Y
  • Modello a ventaglio

L'utilizzo di Taping Elastico crea un approccio innovativo nel trattamento del sistema nervoso,muscolare e articolare.Fin dalla sua scoperta, gli specialisti hanno accettato e sposato questa tecnica semplice, efficace e sicura.

Taping Elastico permette di ricevere benefici 24 ore al giorno e può essere indossato per diversi giorni dall'applicazione.In ambito sportivo può conferire notevoli benefici anche indossato poco prima della performance.

Attualmente Tape Elastico è utilizzato in cliniche,università,istituti scolastici e squadre sportive professionali.

 

Tape Elastico è adatto a tutte le età e anche in caso di gravidanza data la sua composizione e ipoallergenicità della massa adesiva.

 

Tape Elastico

  • Supporto in cotone 100%
  • Resistente all'acqua
  • Nessun farmaco

 

TapingElastico affianca numerosi atleti professionisti, società sportive e operatori della salute, in Italia e all' estero.

 

PRENOTA IL TUO APPUNTAMENTO

Operatore specializzato nell'applicazione del Taping Elastico

Certificazione Ufficiale Internazionale ATS

334 71 95 889

 

 

Mercoledì, 14 Gennaio 2015 09:12

Consulenza osteopatica

                                                       OSTEOPATIA C.D. ti augura un buon  2015!

                                                    ...... Per il mese di GENNAIO e FEBBRAIO ......

 

                                       Fissa un appuntamento con l'Osteopata per ripartire con il piede giusto!

Mal di testa? Reflusso?  Gonfiore intestinale? Protrusioni? Dolori muscolari scheletrici? Traumi? Stanchezza? Mal di schiena? Sciatica?

La consulenza prevede un'accurata anamnesi e a seguire verranno effettuati alcuni test per la valutazione della trattabilità del paziente. Inoltre si valuterà l'approccio terapeutico adatto al singolo paziente.

 

Cosa aspetti?

Ricomincia da te!

 

 

 

Consulenza = 25 euro

 

Per info e prenotazioni: 334/7195889    Claudia Dominijanni Osteopata D.O.

 

Se hai delle domande riguardo l'osteopatia e il trattamento osteopatico, sono felice di risponderti. Puoi inviarmi un messaggio tramite email, oppure contattarmi telefonicamente. Ognuno è benvenuto: dai neonati alle donne incinte, ai bambini fino agli adulti e agli anziani. L'Osteopatia è per tutti.

Ricevo a Roma. Gli studi sono situati in Corso Trieste e in via Chiana, facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto. Contattami

Mercoledì, 29 Ottobre 2014 00:00

Open Day Osteopatia

Il dolore ti mette KO? Impara a farlo diventare OK!!!

Sei curioso di scoprire se l'Osteopatia fa al tuo caso? Ti aspettiamo!

 

Sabato 8 Novrembre

(ore 10-13:30 / 15-17:30 )

Osteopata D.O. Claudia Dominijanni

 

 

La giornata prevede una CONSULENZA GRATUITA con l'Osteopata del centro.

Dopo una accurata anamnesi verranno effettuati anche alcuni TEST

per la valutazione della trattabilità del paziente.

 

 

E' gradita la prenotazione

per info e prenotazioni Tel 344 / 7195889

 

 

via Chiana 106 Roma

 

 

Se hai delle domande riguardo l'osteopatia e il trattamento osteopatico, sono felice di risponderti. Puoi inviarmi un messaggio tramite email, oppure contattarmi telefonicamente. Ognuno è benvenuto: dai neonati alle donne incinte, ai bambini fino agli adulti e agli anziani. L'Osteopatia è per tutti.

Ricevo a Roma. Gli studi sono situati in Corso Trieste e in via Chiana, facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto. Contattami

Domenica, 09 Novembre 2014 00:00

Dicembre consulenza osteopatica gratuita

Grazie a questa iniziativa sarà possibile effettuare durante il mese di dicembre, una consulenza osteopatica gratuita.

Dopo un'accurata anamnesi verranno effettuati anche alcuni test per la valutazione della trattabilità del paziente.

 

 

 

Quando bisognerebbe rivolgersi ad un osteopata?

 

Per fare una visita di prevenzione: è consigliabile a tutti (anche in assenza di dolore) per mantenere una buona qualità di vita ed evitare problematiche disfunzionali che a lungo andare possono sfociare in dolore e patologie.

Quando si presentano dolori muscolo-scheletrici: per recuperare movimento e ripristinare l'equilibrio del proprio sistema.

Durante una cura dentistica: poichè il trattamento manipolativo osteopatico metterà la persona nella migliore condizione possibile per adattare la correzione ortodontica.

Se si pratica attività sportiva: utile soprattutto per evitare infortuni e lesioni muscolari e articolari, aumentare le prestazioni fisiche-sportive, risolvere dolori muscolo scheletrici o tendinei.

Quando si presentano frequenti mal di testa, dolore cervicale o problemi di mantenimento dell’equilibrio dovuti ad una postura scorretta.

Grazie a una consulenza osteopatica potrai ricevere informazioni dettagliate sulla funzionalità del tuo “sistema corpo”

Per prenotare la tua visita o semplicemente per avere informazioni, puoi chiamare il numero 334 71 95 889 o usare il modulo contattaci

Pagina 4 di 4